CASONSÈI
non solo pasta ma anche evoluzione
Se c’è una preparazione gastronomica
che lega fortemente le provincie di Bergamo e di Brescia questa si chiama
casonsèi. Non casoncelli, come si usa dire, che è bruttino, una forzatura verso
la lingua nazionale inutile, sarebbe come chiamare pagliata la pajata dei
romani o salsa calda la bagna càoda dei piemontesi che si pronuncia cauda.
Ora è inutile
cercare battesimi e anni di nascita di queste paste ripiene nate dall’esigenza
di usare o riusare, come si dice oggi, degli avanzi della cucina e dei pasti precedenti.
Se non c’era niente, e un tempo era spesso così, allora pane e formaggio, con
un po' di erbe selvatiche sopperivano alla carenza di prodotti.
Contrapporre
quindi Bergamo e Brescia sul tema “patria dei casoncelli” mi sembra fuorviante.
Molto più utile indagare sulla loro evoluzione, sul cambiamento dei gusti e
sulle innovazioni avvenute nei secoli. Guardiamole bene queste due provincie
simili nella conformazione orografica salvo dimensioni differenti e molto più
ricca di acque quella bresciana. Noi sappiamo però che le proposte
gastronomiche si formano attorno ai prodotti che ha generato nel territorio.
Troveremo
allora la presenza di patate in montagna, verdure di campo in pianura, formaggi
in tutto il territorio, sapori secondo il gusto di ognuno, e condimenti secondo
le possibilità.
La prima
distinzione è la pasta, più o meno spessa, più o meno ricca di uova. La prima
ripartizione è dovuta a sensibilità gustative di ogni zona e di opinioni più o
meno convincenti: masticabilità sensazione di appagamento fisiologico,
preferenza della pasta rispetto al ripieno.
La seconda
distinzione riguarda il ripieno chi lo preferisce ricco di carni, chi apprezza
l’equilibrio di sapori dolce-salati, chi lo vuole semplice per ritrovare gusti
antichi e poveri, chi ricerca nuove sensazioni gustative.
La terza
distinzione sta nel condimento c’è chi lo vuole ricco di sapori con pancetta o
altri salumi, chi invece apprezza una semplice combinazione di burro cotto e
foglie di salvia.
Tutti però
concordano che i casonsèi siano un piatto da riservare alle feste con ospiti.
Il motivo è
stato spiegato in un convegno, svoltosi anni fa alla presenza di Giovanni Rana,
la pasta ripiena gode di una reputazione alta nel fatto di poter svolgere un
ruolo gastronomico nella proposta del pasto di buon livello, superiore cioè a
una semplice pastasciutta o minestra e nel motivo, lampante, di poter essere
somministrata in pochi minuti.
Oggi allora
dobbiamo considerare tradizionali molte di queste offerte gastronomiche, ne è
più ricca la provincia di Bergamo o quella di Brescia. Troviamo il quesito
inutile e poco rispettoso di due territori consimili che hanno, ognuno per loro
conto, disegnato piatti di genere consimile ma con gusti diversi. A noi invece
interessa leggere la loro evoluzione, perché, per chi conosce le due cucine,
potrebbero essersi intrufolati nuovi piatti di casonsèi, con nomi magari di
fantasia, con forme nuove, con ripieni e condimenti assolutamente innovativi.
Questo il
compito che ci siamo dati per voi. Per facilitarvi nella conoscenza, per
stimolare nuove emozioni gustative, per aggiornare il vostro bagaglio culturale
in proposito.
I casoncelli dei bergamaschi e dei bresciani
Bergamo
1. Bertù di
Rovetta o di San Lorenzo
2. Caronsèi di
Cadelfoglia
3. Casoncelli
del Colleoni
4. Casoncelli
della Valle Imagna
5. Casoncelli
di Ambivere
6. Casoncelli
di Cornalista e Roncaglia
7. Casoncelli
di Isso
8. Casoncelli
di Locate
9. Casoncelli
di Prezzate
10. Casoncelli
di Zogno
11. Casoncello
di Ambivere
12. Casoncello
dolce
13. Casoncello
storico
14. Casonsèi co
i urtighe
15. Casonsèi de
la bergamasca
16. Casonsèi de
Spinù
17. Creste
scalvine
18. Ravioli di
Marne
19. Ravioli di
Sant'Alessandro
20. Raviolo
Nostrano di Covo
21. Scarpinòcc
Brescia
1. Cadunsèi
col manubrio Piazze d'Artogne
2. Caicc o
ravioli di Breno
3. Calsù di
Pezzo
4. Calsù di
Ponte di Legno
5. Calsù di
Villa Dalegno
6. Calsù di
Zoanno
7. Calsù o
casoncelli di Lozio
8. Canünsèi de
Sant'Antone di Casterlcovati
9. Casoncelli
di Barbariga
10. Casoncelli
di Erbanno
11. Casoncelli
di Longhena
12. Casoncelli
di Monno
13. Casoncelli
di Ono San Pietro
14. Casoncelli
di San Giacomo di Borgo S. G.
15. Casoncelli
di Sant'Andrea di Nuvolento
16. Casoncelli
di Sant'Antonio di Pontoglio
17. Casonsèi de
Cegnà o Signà di Cignano
18. Casonsèi di
Flero
19. Pi fahacc
Artogne
20. Tortelli di
zucca di Gottolengo
1.
Camisocc Gandino Emanuela Caleca Sagra
locale
2.
Capèl dè Monega Valle Brembana Ludovico
Pozzi e Andrew Regazzoni
3.
Casoncelli al Branzi Trattorie Valle
Brembana
4.
Casoncello gelato Bergamo Gelateria
Marianna
5.
Castoncelli Monesterolo del Castello
Sagra locale
6.
Chioccioncelli Carobbio degli Angeli
Roberto Rovetta Azienda di allevamento lumache
7.
Moscovado di Scanzorosciate Francesco
Gotti Festa del Moscato di Scanzo
8.
Rustichini Val Gandino Ivana Bosio
Pastificio locale
9.
Tosèi di Rovetta in Valseriana Pastificio
locale
Novità BS
1.
Casoncelli 2.0 Istituto Dandolo Bargnano
di Corzano 2018
2.
Casoncelli al bagòss Trattorie di
Bagolino
3.
Casoncelli della Fonte di Mompiano
Istituto Mantegna Brescia 2022
4.
Casoncelli estivi Brescia Marino Marini
2001
5.
Casonsèi scapacc Brescia Trattoria
Licinsì km zero 2018
6.
Ganèi Darfo Boario Terme Alessandro
Amoruso Istituto Alberghiero Darfo B.T. 2019
7.
Tortelli ai formaggi di Tremosine
Cooperativa Alpe del Garda
8. Tortelli di San Vitale Castegnato Cascina Cattafame Ospitaletto (antica ricetta 1904)
Come avete
visto in tanti secoli di strada ne è stata fatta si è passati dal semplice
ripieno, quello della gallina, che all’occorrenza poteva miracolosamente
trasformarsi in polpette, involtini di verza ripieni quelli che chiamiamo
capunsèi un po' per l’assenza del cappone un po' per il suo ripieno e così
complice l’obbligo di rispettare il digiuno imposto dalla religione, la
preparazione dei casoncelli era semplicemente farina, poche uova, e quel che la
madia riservava. Il risultato un casoncello trasparente che mostrava il
contenuto dello scrigno goloso, un fagottino rigonfio, un cassonetto di bontà
secondo i parametri del tempo regolato sulla fame. E qui, tra queste parole sta
l’origine del nome: calzoncino, rigonfiamento (vedi i fiadoni derivati da enfiat,
gonfio), cassoncello, o, ma questo lo riferiscono coloro che hanno studiato, da
caseus il nome latino del formaggio.
Comunque sia la fantasia e il
gusto ci portano all’oggi che vede tra le nostre due provincie accavallarsi
montagne di casoncelli che offrono un piatto gustoso e veloce da prepararsi le
differenze sono molte e oggi stiamo assistendo a un rinnovato interesse e le
amministrazioni locali cercano di tutelarne le peculiarità come la Camera di
Commercio di Bergamo che ha definito dei disciplinari su alcune tipologie
tradizionali, o qualche comune che ha invece preferito scegliere la
Denominazione Comunale (De.Co.) altri ancora hanno richiesto l’inserimento nei
Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Sta di fatto che il supporto
maggiore è dato dalle tante sagre che da molti anni (quella di Bottonaga a
Brescia ha più di 40 anni) fanno dei casoncelli il loro piatto bandiera.
Bergamo con il riconoscimento europeo cosiddetto East Lombardy ha dato il via a
manifestazioni a sostegno di questa pasta ripiena; Brescia nel 2018 ha
organizzato il Concorso provinciale dei casoncelli a Orzinuovi che ha visto
nascere nuove proposte, specialmente nel settore giovanile. Nello spazio, nuovi
ripieni delle tabelle chiamato novità vediamo alcune nuove idee ma anche
recupero di casonsèi dimenticati.
Ci piace sottolineare l’idea
dell’Istituto Alberghiero Mantegna di Brescia che guidati dagli insegnanti e da
un tecnico hanno inventato uno stampo per casoncello richiamando le forme e gli
archi della Fonte di Mompiano, hanno anche deciso che il ripieno sarà composto
da prodotti bresciani così come le farine sono di ti
C’è del buono all’orizzonte e i
casonsèi, bresciani o bergamaschi che siano ne saranno protagonisti.
Note: nelle immagini il casoncello tradizionale, la sagra di Pontoglio, quella di Barbariga, i camisocc di Gandino e il casoncello della Fonte di Mompiano